S. Donnino di Liguria è una piccola frazione del Comune di Casalgrande che ha conservato la caratteristica di borgata agricola non avendo conosciuto momenti di intensa speculazione edilizia.
Le sue strade, le sue case e la chiesa si sono in massima parte mantenute inalterate nel tempo costituendo un’eccezione e dando l’impressione al visitatore di essere in una località tranquila e pittoresca.
Ciò che subito colpisce quando si arriva a S. Donnino di Liguria è la denominazione del paesino alquanto originale.
Infatti è vero che si fa riferimento ad un Santo molto venerato in questa zona, ma anche nella regione Ligure. A tale riguardo esiste una spiegazione ed è che non lontano da S. Donnino esisteva una località presso il fiume Secchia denominata “Longora” (in latino “lungo la riva”) [Don Giuseppe Pagliani, 1910].
Con l’andar del tempo le due località vennero a fondersi in una unica, chiamata “San Donnino di Longora” o di Liguria.
Curiosamente nel 1740 il Duca di Modena concedeva in feudo S. Donnino di Liguria a Giovani Battista de’ Mari nobile genovese; lo stesso feudo passava poi in eredità a un’altra famiglia genovese: gli Spinola, e così fino alla abolizione dei feudi alla fine del XVIII sec. Queste famiglie però non sembra abbiano avuto alcuna influenza relativamente alla denominazione del paese.
L’attuale chiesa è stata ristrutturata nel 1724 e ancora allungata ed allargata nel 1857 a cura dei Conti Spalletti; presenta una facciata tripartita a capanna con la parte centrale conclusa da un frontespizio triangolare. E’ orientata liturgicamente. Il campanile con cella a bifora si innalza sul prospetto meridionale. A fianco della chiesa, ma separato, è il villino della canonica mentre l’interessante complesso della cantina della tenuta Spalletti delimita a nord l’ampio piazzale. Nella località è notabile anche il caseificio Spalletti realizzato in stile neogotico.